Il rapimento della sposa (Kirghizistan)
Da secoli, nelle campagne del Kirghizistan è usanza degli uomini che vogliono risparmiare sull’acquisto della donna (altra usanza) il rapimento: secondo la tradizione, infatti, se l’uomo riesce a rapire una donna ed a tenerla al proprio fianco per più di 3 giorni, avrà il diritto di sposarla. Pare che l’usanza discenda dagli antichi romani e che sia rimasta in dote alla cultura kirghiza come una sorta di reminescenza. Lo Stato, in realtà, ha già reso queste pratiche (rapimenti/compravendite) dei crimini ma, si sa, è difficile cambiare le abitudini delle persone, soprattutto se il livello di cultura è basso.
4. Sposare animali per scacciare spiriti maligni (India)
Fa parte della credenza popolare di alcune regioni indiane l’esistenza di spiriti, benigni o maligni, che assistono o infastidiscono le persone fin dalla nascita. Se un bambino o bambina mostra fin da piccolo/a evidenti segni di presenze oscure al suo fianco, stregoni o sacerdoti locali possono indurli a sposarsi (solo come rito) con un animale per allontanare lo spirito. Potranno comunque poi avere matrimoni ufficiali con umani.
3. Ricoprire la sposa di liquidi di ogni genere (Scozia)
L’addio al nubilato scozzese non è proprio come te lo aspetteresti: le tue amiche ti ricopriranno di schifezze di ogni genere, dal latte alla vernice, dal sangue di pecora all’acqua marina. Tutto questo per prepararti mentalmente al matrimonio.
2. Ingrassamento selvaggio (Mauritania)
Se in occidente le donne fanno normalmente diete dimagranti prima del matrimonio per essere sicure che l’abito calzi a pennello, in alcune zone dell’Africa le spose si sottopongono a cure per ingrassare e risultare, in questo modo, più attraenti.
1. Vietato orinare e defecare per 3 giorni (Vietnam)
Per un matrimonio lungo e felice, marito e moglie devono evitare di andare in bagno per 72 ore dal momento del sì. Si può ben capire che la cosa è molto faticosa e sconsigliata dai medici, ma in molti si sottopongono a questo rito assistiti dai parenti.
4 giorni fa - Tags: matrimonio, usanza
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