lunedì 23 gennaio 2012

Pace tra Ligabue e Vasco??

Scoppia una specie di pace tra Ligabue e Vasco Rossi

Complice Chiambretti, i due rocker sotterrano l'ascia di guerra


17 GENNAIO 2012

Vasco e Ligabue. Foto via internet

Non si sono mai piaciuti particolarmente, Vasco Rossi e Luciano Ligabue. I rapporti tra i due giganti del rock italiano sono testi da oltre dieci anni, da quando nel 1999 il Liga se ne uscì con una frase ("Per i musicisti rock c’è ancora oggi l’alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò, secondo il galateo della perfetta rockstar, io che non mi drogo sarei fuori target") che fu interpretata da Vasco come un commento alla morte per overdose del suo chitarrista, Massimo Riva.

Nel corso degli anni le stoccate da un lato e dall'altro non sono mai mancate, fino a raggiungere il culmine la scorsa estate, quando durante un'intervista a Red Ronnie Vasco aveva definito Ligabue "un bicchiere di talento in un mare di presunzione". Nelle scorse ore, questa crepa artistica sembra essersi ricomposta, almeno parzialmente. A margine di un invito fatto da Piero Chiambretti ad avere i fan dell'uno e dell'altro artista a sfidarsi nel suo Muzik Show in crisi da ascolti, Vasco si è lungamente sfogato, come spesso accaduto negli ultimi tempi sulla propria pagina Facebook, prendendosela col meccanismo del programma di Chiambretti:

"Un confronto tra due artisti È una cosa superficiale stupida ipocrita e perfino una grave mancanza di rispetto. Un conto è scherzare e fare battute IO NON posso accettare CONFRONTI sulla mia arte Va bene sorrisi e canzoni e le sue classifiche del cazzo…ma basta con questo appiattimento banale e volgare. Noi non siamo cavalli da corsa o galli da combattimento. Siamo ARTISTI per dio e facciamo dell’Arte. NON delle gare o delle corse. Dovete smetterla di sminuire e umiliare così il nostro impegno e il nostro lavoro"

Più importante è il paragrafo direttamente dedicato al suo "rivale":
"Scherzo. Rinnovo stima per ligabue. Non esiste alcuna antipatia odio o rivalità tra me e lui La nostra è tutta una finta commedia(...) Lui è un bravo artista...uno dei migliori della sua generazione. Io faccio parte di un’altra....Abbiamo poco in comune se non il linguaggio del rock e l’amore per le “chitarre”...Anche a lui disturba essere sempre paragonato a me. In fondo io ho molta più esperienza alle spalle di lui è un dato di fatto e e non è certo una sua colpa o mancanza di talento. E poi siamo completamente differenti ...io della generazione di sconvolti lui di quella dei disperati...io col mio rock disperato e lui con il suo rock confortante. Siamo vicini di casa ma molto distanti nel tempo. diversi di carattere e di modi di fare".

E stavolta la replica di Ligabue non si è fatta attendere, e per di più usando lo stesso strumento tanto caro al Kom, proprio la bacheca su Facebook:
“Da circa vent'anni, in buona parte delle interviste, mi sento sempre fare tre domande: cosa ne pensi di Vasco? Cosa ne pensi della rivalità fra te e lui? Farete mai un duetto insieme? Il risultato è sempre stato questo assurdo disco rotto che se n'è sempre fregato delle mie risposte (...). Siamo imparagonabili perché molto diversi (come ogni altro è diverso da ogni altro). Infine ridurre la musica a una gara vuol dire semplicemente svilirla. Quindi è una rivalità di cui hanno bisogno certi giornali e alcune frange estremiste di fan. Siete voi, con queste solite domande ad allontanare sempre di più qualsiasi possibilità di duetto fra noi".

Il lungo intervento prosegue con altre considerazioni sul paragone fra i due, e si chiude con una nota a sorpresa: gli auguri di compleanno per il Blasco, che compie 60 anni fra venti giorni. Sarà finita qui?


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